Altre "frasi idiomatiche" della nostra
lingua.
A-s vadd di sumèr caghèr di viulèin e vultères indrê a sunèri, Si vedono dei somari cagare dei violini e poi voltarsi indietro a suonarli. Esprime l'irritata sorpresa di chi si trova davanti all'imprevedibile successo ottenuto da un incapace.
Éser bòun éd drizèr él gamb ai can, Essere capace di drizzare le gambe ai cani, essere in grado di fare qualsiasi cosa, riuscire a fare l'impossibile.
Éser pin éd sòld cóme un can pin éd pólegh, Essere pieno di soldi come un cane pieno di pulci.
A fa mèl magnèr a dzun, Fa male mangiare a digiuno. L'espressione è scherzosa.
A s'è arbasê di mur piò èlt, Si sono abbassati muri ben più alti. In altre parole "si sono domati caratteri ben più ribelli". L'espressione, fra l'avvertimento e la minaccia, è rivolta a chi si comporta da prepotente.
KEEP CALM AND MAGNA DAL TAJADÈL
Màssa curta e tajadèli langhi, Messa corta e
tagliatelle lunghe.
Sutìla éd canèla e lèrga éd curtèla, Sottile di matterello e larga di coltello. Sono le caratteristiche delle tagliatelle, che debbono essere di sfoglia sottile ma larghe. Rappresenta l'indicazione per preparare buone tagliatelle da condire col ragù.
Chi gh ha paùra a-n magna tajadèl, Chi ha paura non mangia tagliatelle.
Andèr a bus ed cul e tajadèli sótti, Andare a buco di culo e a tagliatelle asciutte. Significa: "Infischiarsene di tutto".
e per finire:
Trotta trotta Pier Balota
Tri furmai e na ricota
e un piat ed tajadel
par impir al mé budel
(filastrocca adattata dal dialetto ferrarese).