Ma perché non esistono i MEZZI CAPPELLI?!
Ecco,questo sarebbe stato un posto da 4 cappelli e mezzo…non posso assegnargliene 5-dato che per me l'unica recensione da 5 cappelli finora è stata per Cà Cerfogli…ma forse 4 sono un po' pochini…
Arriviamo in questo agriturismo, non proprio comodissimo da raggiungere � almeno per chi non abita nelle vicinanze di San Dalmazio, come me! � però si può dire che l'ubicazione sia davvero spettacolare .. Trattasi di un vecchio mulino ristrutturato, immerso nel verde,con i muri in pietra, spessi mezzo metro, un paio di salette abbastanza piccole e un'atmosfera veramente particolare.
Leggendo le recensioni fatte in precedenza mi ero già fatta un'idea e non posso che confermare…
Veniamo fatti accomodare nella sala più grande (per modo di dire..in totale ci saranno stati 6/7 tavoli), subito ci viene portata l'acqua ed elencato il menù.
Avrei voluto mangiare tutto!
Ci viene proposta una selezione di 3 primi e 3 secondi, tutti molto invitanti: tortelletti con ripieno di zucchine conditi cn burro e basilico, gnocchi di patate verdi con speck e rucola,maccheroncini conditi cn zucchine e melanzane. A seguire si può scegliere tra filetto di maiale al basilico, spezzatino di manzo e coniglio alle olive;volendo si possomo avere anche gnocco e tigelle.
Decidiamo di partire cn un bis di primi, escludendo gli gnocchi (peccato!): i tortelletti, che erano ECCEZIONALI, l'utilizzo del basilico al posto della salvia donava un sapore fresco e piacevolissimo,ed i maccheroncini, altrettanto buoni, piatto adattissimo alla stagione, guarniti con formaggio grana “alla julienne”-forse era solo un filino al dente la pasta…
Come secondi proseguiamo con lo spezzatino di manzo, tenerissimo, servito con un sughetto invitante, e il coniglio alle olive, che ho solo assaggiato in quanto non amante del genere, ma devo dire di poter giudicare gustoso; il tutto accompagnato da patate fritte come contorno (peccato non ci fossero quelle al forno…).
Dato che ci era rimasto “un buchino” nello stomaco ci siamo fatti portare gnocco e tigelle con affettato misto; le tigelle sono piccoline ma sanno di pane, come piace a me, il gnocco è soffice e non unto. Insomma, una delizia..
Ad accompagnare le pietanze un Sangiovese nostrano, che ovviamente non ho assaggiato e Â? per le “borse”…;-) - una bottiglia di Pignoletto dei colli bolognesi, per la precisione del Podere “Riosto”, in realtà non molto frizzante, quindi non proprio di mio gradimento.
Al termine dalla lauta mangiata, per nulla scoraggiati , chiediamo comunque i dolci: purtroppo non abbiamo avuto un'ampia scelta, in quanto- a parte una torta di pesche e cioccolato fatta da loro- l'alternativa era il gelato di crema variegato al caffè o alla nutella. Io ho optato per quest'ultimo, che - ahimè- non mi ha lasciata soddisfatta pienamente (era ancora congelato); ho comunque assaggiato anche la torta che ho trovato discreta.
Caffè e relativi ammazzacaffè per un totale di 23 €a testa, decisamente meritati.
Siamo usciti sazi ma non appesantiti , rinfrescati da un venticello ristoratore... e con la voglia di ritornare al "Mulino" al più presto!!
Consigliatissimo!!