Riesco a prenotare per cinque (non è facile trovare un tavolo qui telefonando a mezzogiorno
di sabato per la sera stessa) fortunosamente al San Pellegrino, locale da tempo conosciuto ma ultimamente (veramente saranno 3 anni!) disertato.
Arriviamo alle 20.30 e parcheggiamo comodamente nello spazio riservato ai clienti dell'hotel e ristorante San Pellegrino, entriamo e una signora ci accoglie: chiesto il nome della prenotazione ci fa accomodare al tavolo riservato. Non mi dilungo sulla descrizione del locale: è sempre così da anni, arredo classico abbastanza moderno con qualche parete separatoria fra i tavoli (una decina/quindicina a seconda delle dimensioni), probabilmente nell'unica sala una cinquantina di coperti, tovaglie bianche o a colori tenui, due calici, doppie posate e sottopiatti. A servire questa sera ci sono, oltre al titolare, tre o quattro signore.
Guardiamo il menù: oltre ai pranzi a prezzo fisso (interessanti) troviamo: antipasti interessanti, primi di pasta ripiena, o al forno, o all'uovo, o di semola con varie soluzioni di condimenti, asciutti o in brodo, poi i secondi, che oltre al tradizionale carrello dei bolliti, arrosti e carne di cavallo, presentano numerosi piatti di carni varie (scaloppe, tagliate, filetti, bistecche, braciole ecc.) e poi i dolci. Il tutto è cucinato secondo la tradizionale locale. Molto vasta la scelta, e anche la lista dei vini non è indifferente.
Ordiniamo i primi: passatelli, bis di crespelle e rosette al forno, due piatti di gnocchetti di zucca con formaggi fusi e aceto balsamico e ravioli di magro conditi con una salsa al pomodoro.
Da bere acqua con e senza gas, per il vino grandi ripensamenti, e alla fine sarà una sola bottiglia di Sangiovese riserva,buono, ma non me ne ricordo il produttore.
Verso le 21 ci servono i primi, tutti molto validi, saporiti e ben cucinati: pasta senz'altro casalinga per ravioli, rosette e crespelle, che però impieghiamo un certo tempo a consumare data l'elevatissima temperatura a cui ci sono serviti. Molto bene anche gnocchetti e passatelli.
Purtroppo però ci fanno aspettare veramente tanto, fino alle 21.45, a servirci i secondi (tutti dal carrello dei bolliti e degli arrosti). In due scegliamo gli arrosti: di vitello e arista: saporitissimi, morbidi e succulenti, raramente se ne sentono di paragonabili: molto molto buoni; sentiamo anche una fetta di polpettone, ottimo pure questo, con erbe profumate nell'impasto, accompagnati da patate al forno (due piatti!) e da purè in cui troviamo sciolta qualche patata al forno. Gli altri vanno sui bolliti (mi dicono discreti, ma non eccezionali) serviti con due piatti di salsine e verdure varie: cipolline dolci, insalatina di finocchio, mela ed arancia, salsa verde e all'uovo, rapa rossa, fagioli borlotti, mostarda di mele ecc. Tutto in quantità ragguardevole. Ordiamo ancora acqua (ci vuole proprio), e dopo un po' ci portano (non ordinati) dei biscotti secchi e qualche amaretto (morbidi e molto gustosi questi ultimi) con una bottiglia di zibibbo; ed ancora un piattino con delle palline di crema fritta ricoperta di zucchero a velo, ma a circa 100 °C!! Buone, ma pericolose! Bisogna lasciarle raffreddare.
Due caffè, e dopo un quarto d'ora andiamo a chiedere il conto: 144 euro, praticamente 29 a testa, e direi più che appropriato.
Questa cena lascia a me un ottimo ricordo per le varie portate, un po' meno per il servizio, stasera molto rallentato forse dall'affollamento, e dalla rumorosità del locale strapieno, e perciò valuterei il tutto con quattro cappelli.
Bisognerebbe tornarci una sera infrasettimanale, e probabilmente si starebbe meglio: provare!
Consigliatissimo!!
[carolingio]
23/01/2011