Domenica in montagna sulle mie amate Alpi, paesaggio incantevole, sole luminoso e caldo, compagnia piacevole. Sono con mio marito e tre suoi parenti, nell’andare a Moena ci fermiamo in un ristorante che loro conoscono bene. Si trova a Ziano, fuori dal centro, ha un comodo parcheggio e una meno comoda scala in legno davanti all’ingresso. Sulla terrazza ci sono alcuni tavoli dove poter pranzare, noi però preferiamo mangiare all’interno.
Dentro ci sono due sale, una oltre il bancone, una al piano terra, che però funge principalmente da pizzeria e quindi viene aperta solo la sera (qui fanno anche pizza infatti, ma per l’appunto solo la sera). Accanto a questa sala si trovano i bagni, puliti, vi si accede tramite una ripida scala, e questo è un difetto del locale; capisco sia antico ma dovrebbe avere bagni facilmente accessibili anche per chi ha difficoltà di deambulazione.
A parte questo difetto, gli ambienti sono graziosi e curati, arredati in modo semplice, principalmente in legno.
Ci accomodiamo a un ampio tavolo vicino alla finestra con comode panche tutto intorno, alla maniera di montagna.
Subito una cameriera giovane e dall’accento straniero, gentile, viene a darci i menù, ricchi di piatti tipici del posto.
Ordiniamo:
- 1 antipasto: luganeghe trentine servite con funghi sott’ olio
- 5 primi: canederlotti ai funghi e formaggio puzzone; crespelle dello chef con prosciutto e formaggio; gocce verdi alla panna e prosciutto; pappardelle al ragù, non ricordo se di cervo o di capriolo; 1 polenta “a modo nostro”, più che un primo questo è un piatto unico perché la polenta è cucinata e servita in un tegamino di terracotta con salsiccia, formaggio, pomodoro e funghi
- 3 secondi: 2 piatti del contadino e 1 di polenta con formaggio fuso
- 4 dolci: 1 strudel di mele con panna, 1 yogurt naturale con frutti di bosco e 2 omelettes tirolesi
- 5 caffè
Da bere, oltre all’ acqua in caraffa del posto, quindi gratuita e buonissima, prendiamo mezzo litro di vino bianco della casa, fresco e delizioso.
Il servizio è veloce il giusto, i piatti sono presentati bene e le porzioni secondo me sono abbondanti anche se mio marito ricorda che in passato lo erano ancora di più.
Io ho assaggiato l’antipasto di mio marito, cioè qualche fetta di luganega, molto saporita, ho mangiato buona parte di gocce verdi e due dei 5 canederli di Mauro e ho diviso con lui un piatto del contadino.
Le gocce verdi sono gnocchi piccolini di spinaci, teneri e molto buoni, che si sposano benissimo col ricco e gustoso condimento di panna e prosciutto; i canederlotti sono una sorta di polpette di pane, con dentro speck e in questo caso anche funghi, solitamente sono serviti in brodo, questi invece erano ricchi e serviti con abbondante formaggio fuso sopra, caldo e appetitoso, complessivamente mi sono piaciuti molto pur non amando i canederli; il piatto del contadino è composto da polenta morbida, buona, funghi galletti e porcini al pomodoro, deliziosi, e tanto formaggio alla piastra, divino. Non ho assaggiato gli altri piatti, ma posso dire che sono stati spazzolati in fretta e giudicati tutti ottimi.
Durante il pranzo assaporiamo anche il pane trentino, in questo caso le tipiche spaccatine che io adoro perché mi ricordano la mia infanzia.
Per finire, arrivano i dolci, anch’essi abbondanti: una fettona di strudel, morbida e squisita a sentire chi l’ha letteralmente divorata, una buona coppetta di yogurt sommersa da more, mirtilli e lamponi, e le omelettes. Io ho mangiato queste ultime, sono due frittate arrotolate, sottili e dolci, stracolme di ottima marmellata di mirtilli.
Concludiamo l’abbondante pasto con un buon caffè, servito con una caramella, accortezza semplice ma sempre gradita, e un conto complessivo di 101,9 euro. Buon rapporto qualità/prezzo, consiglio questo posticino, frequentato più da gente del posto che da turisti, avverto però che chiuderà per ferie il 2 ottobre
Sazi e soddisfatti, usciamo e riprendiamo la gita, lasciata Ziano arriviamo a Moena, sempre molto graziosa. Nel passeggiare tra tanti colori luminosi dati dalle case dipinte e dai balconi fioriti, nell’ammirare le montagne tutte intorno, alte e imponenti sotto un cielo incredibilmente blu, mi si allarga il cuore ma provo anche una fitta dolce-amara di nostalgia, e virtualmente abbraccio le mie montagne!
Consigliatissimo!!
[joy]
06/09/2013