L'occasione è ghiotta, l'amico Alberto è a Modena con me per alcune riunioni di lavoro che sicuramente termineranno nel tardo pomeriggio, posso farlo rientrare in Romagna senza fargli provare uno dei pochi veri carrelli del bollito ancora esistenti a Modena e dintorni? Sicuramente no!!!!!
Prenoto un tavolo per due al San Pellegrino e alle 20 puntualmente ci presentiamo e veniamo accolti con cordialità e gentilezza dallo staff del locale.
Dopo breve attesa siamo pronti a ordinare, il progetto era tortellini in brodo e bollito come se piovesse, ma, fra le proposte dei primi piatti leggiamo anche le pappardelle con il ragù di coniglio, quindi propendiamo per un bis con i tortellini in brodo.
Poco dopo arrivano i tortellini servitivi da una zuppiera fumante, ottimi, saportiti e con cottura perfetta, porzione genrerosa dato che si tratta di un bis, brodo buonissimo, saporito ma non salato.
A seguire ci vengono servite le pappardelle al ragù di coniglio, pasta favolosa, spessa e larga con cottura perfetta, ragù di coniglio appena rosso e da scarpetta con il pane, saporito e profumato, rendiamo i piatti e il vassoio di portata che sono lindi come se fossero appena usciti dalla lavastoviglie.
E poi arriva il carrello, un trionfo di cotechino, zampone, testina di vitello, ripieno dei tortellini, zampetto di maiale, lingua, cappone e manzo. Non potendi fare un torto al proprietario che si destreggia con maestria e grandissima simpatia con forchettoni e coltello propendiamo per due porzioncine omnicomprensive, accompagnate da patate al forno, mostarda mantovana, due tipi di salsa verde, cren, senape e un purè di patate vere con mozzarella filante e pecorino.
A parte le ossicine bianche degli zampetti di maiale, nulla rimane nei piatti.
Ormai abbiamo raggiunto il livello della felicità e ci viene portato un piattino contenente alcuni amaretti di Spilamberto, trancetti di torta barozzi, crostata di amarene, cantucci e bensone il tutto accompagnato da una bottiglia di zibibbo che viene lasciata al tavolo. Tutto molto buono.
Ordiniamo il caffè, sul banco troneggia una vecchia Faema e61, la migliore macchina da caffè mai prodotta, e il caffè si dimostra all'altezza della macchina tanto da propendere per un bis anche del caffè!!!
Il pranzo è stato accompagnato da acqua minerale e una bottiglia di Lammbrusco Monovitigno Moretto che a me piace moltissimo, non sarà profumatissimo ma ha una struttura che era pefetta in abbinamento alle nostre scelte gastronomiche.
La serata giunge al termine, sono volate via un paio d'ore in chiacchere, progetti e delizie alimentari, l'amico Alberto deve rietrare in Romagna e abbandoniamo il tavolo veramente sazi e soddisfatti.
Posso solo aggiungere un grazie al titolare, maestro del carrelo degli arrosti e bolliti, simpatico, abilissimo e competente. Vederlo lavorare di coltello è un piacere e fa capire che ci sono ancora locali che difendo e diffondono le tradizioni.
Imperdibile!!!
[joy]
10/12/2017