Giunti al termine di uno snervante campionato, che ha visto la nostra squadra primeggiare nella lotta per gli ultimi posti, siamo finalmente giunti alla motivazione che durante tutto il freddo inverno ha tenuto compatto lo spogliatoio: la cena di fine anno!
Dopo esserci confrontati su una serie di trattorie della zona, il ruolo di utente di GM mi ha fatto emergere ed incuriosito da molte favorevoli recensioni ho imposto il mio volere: “Si va Da Guido a Nirano!”
Essendo già stato recensito varie volte non mi dilungherò come sono solito fare.
Il locale è schietto! Ampio parcheggio, due sale, la prima essendo un giovedì sera era ad appannaggio dei maestri della briscola, mentre noi siamo stati fatti accomodare nella seconda, più grande e più curata nell'arredamento (il perlinato regna sovrano, ma ci sono quadretti e suppellettili vari che rendono meno “vecchio” l'ambiente). Nel mio personalissimo cartellino è comunque un'ambiente perfetto per cene di compagnie numerose.
Come da accordi telefonici il menù prevede tris di primi ed abbondante carnazza alla griglia.
Il tris è composto da tortelloni burro e salvia (eccellenti), farfalle alla boscaiola (niente di chè) e fagottini gorgonzola, speck e rucola (ottimi).
Ci vengono poi portati diversi vassoi di grigliata mista composta da salsiccia, pollo, fiorentina a pezzi, fettine di coppa e costine. Tutto è ottimo ed ancora caldo (la cottura di una grigliata mista, soprattutto quando è per 20 persone, non è giudicabile, va fatta media e così era), ma una nota di merito va sicuramente alle fiorentine ed alla coppa. Come contorno la gentile signora (immagino fosse la già diverse volte citata Ombretta) ci porta dell'insalata ed un fiume in piena di patatine fritte (molto buone).
Per bagnarci la gola molte bottiglie d'acqua, con e senza gas e 7/8 bottiglie di lambrusco grasparossa Manicardi, molto buono. So che in venti così poche bottiglie sono scandalose, ma buona parte dei miei compagni di spogliatoio soffre della terribile "sindrome dell'astemio"… Io ho comunque dato il mio contributo bevendo la quota minima di litri 0,75 che il medico da sempre mi raccomanda.
Ah, stavo quasi per dimenticare, al posto del pane ci sono stati portati diversi cestini di crescenti.
Vari dolci a base di mascarpone, buoni ma un po' sottotono rispetto al resto.
Una decina di caffè e bottiglie di liquori al tavolo. Per me una media di nocino per favorire la digestione notturna.
Essendo il locale semivuoto (ricordo che era un giovedì sera), il servizio è stato preciso, veloce e cordialissimo.
Il conto, direi onesto, 23 euro a testa.
Giudizio è di tre cappelli e mezzo, arrotondato per eccesso a quattro perché fin da piccolo sono stato affascinato dalle magnifiche Salse che si possono ammirare al di là della strada.
Consigliatissimo per cene in compagnie numerose!
Consigliatissimo!!
[ema]
18/06/2008