Avevo già sentito parlare bene di questo agriturismo che si trova nella campagna attorno Soliera, a metà strada tra Modena e Carpi, e avevo già provato diverse volte, senza riuscirvi, a prenotare un tavolo nel fine settimana perché già tutto occupato. Questa sera, venerdi, con altri due amici, avendo telefonato alle 13.30, riusciamo a trovare posto.
Arriviamo verso le 20.20, a dire il vero siamo in quattro: c'è anche il figlio(piccolo) di uno dei due amici che sono con me, lasciamo la macchina nel cortile, recintato, che ora è stato adibito a parcheggio, ed entriamo per una porticina ben illuminata da due lampioni ai lati della stessa, e ci accoglie una signora piuttosto giovane, che, dopo avere controllato la prenotazione, ci conduce al tavolo riservatoci nella sala a pian terreno (fortunatamente): al piano superiore c'è una tavolata di una quarantina di persone!
Il ristorante è stato ricavato ristrutturando radicalmente una vecchia casa colonica di notevoli dimensioni, e presenta ambienti piuttosto spaziosi a morbidi colori pastello e con pavimenti in cotto ben risistemati, tavoli piuttosto spaziosi con apparecchiatura in bianco in stile primi novecento, due forchette, coltello, bicchiere per l'acqua e un bel calice per il vino. Nella sala in cui ci hanno fatto accomodare ci sono soltanto altri quattro tavoli per (credo) un'altra ventina di persone, che poco dopo si riempiranno, ma il vocio di tutta questa gente rimarrà sempre ad un livello più che accettabile.
La stessa signora che ci ha accolto, e che ci servirà, prende l'ordine per le bevande (dalla cucina arriveranno tutti i piatti preparati questa sera): acqua gassata e naturale e una bottiglia di bianco frizzante che è lambrusco vinificato in bianco dalla Cantina di Soliera, Limidi e Sozzigalli (che è qui dietro, praticamente) che si rivela veramente molto morbido e gradevole, tanto che ne ordineremo anche un'altra bottiglia.
Le portate cominciano con un piatto di stuzzichini: polpettine fritte, salatini con mandorle, pezzetti di frittata con i peperoni, piccole sfoglie con crema di formaggi e crostini con una pasta a metà fra i fegatini alla toscana e la pasta d'olive. Il tutto molto delicato ma gradevolissimo.
Poi ci portano un piatto con coppa, culatello, pancetta e salame accompagnati da piccoli pezzi di gnocco fritto(rovente!): molto buoni sia i salumi che i gnocchini.
I primi: un grande ed abbondante piatto ovale con risotto ai funghi, un po' al dente per i miei gusti, ma molto buono e saporito, e a seguire un altro gran piatto di ravioli di ricotta conditi con crema di parmigiano e semi di papavero, molto bene e veramente gustosi pure questi.
Al figlio del nostro amico (che non mangerà altro) portano un piatto di tortellini alla panna che a detta di suo padre sono senz'altro ben fatti.
Seguono i secondi: coniglio arrosto (molto ben cucinato) con patate al forno, poi un arrosto di vitello all'arancia, più dolce che agro, ma pure questo piuttosto gradevole. Anche nei secondi riscontriamo una certa abbondanza nelle porzioni. Qui evidentemente ci tengono a non farti uscire con la fame, e ci riescono bene!
Ci portano ancora un piattino con quadretti di dolci: torta tipo Barozzi (cioccolata e caffè), torta con crema di limone, crostatine con la marmellata e con nocciole: tutto buono, ma ormai non riusciamo più che ad assaggiarne una minima quantità.
Due soli caffè, e poi sul tavolo una bottiglia di nocino, una di latte di suocera e una di grappa: il meglio si rivela il latte di suocera, ben calibrato e non esageratamente alcolico.
Sono arrivate le 22.30 e chiediamo il conto: 90 euro, 30 a testa: più che appropriato per tutto quello che ci è stato offerto: molto bene il rapporto prezzo/qualità, bene anche il servizio, e lo stesso parere vale anche per il locale che è stato egregiamente ristrutturato, e che ha anche qualche camera disponibile.Darei senz'altro quattro cappelli a questo bell'agriturismo.
Consigliatissimo!!
[g.falconline]
28/02/2009