Martedì 20 Ottobre ore 10.00, squilla il cellulare.
"Ciao Grog, sono a Modena, come stai, vecchia tr***?"
"Benissimo, e tu che lidi batti in questi anni, oltre i marciapiedi?"
"Volo di qua e di là , dove mi chiamano.....sai, col lavoro che faccio.....Ma dai, sono qui oggi, molla tutto e andiamo a farci una sbafata... come ai vecchi tempi"
"Per te questo ed altro. Hai preferenze o ti sei scordato di essere modenese?"
"No no, Modena ce l'ho nel sangue e nel cuore, stai tranquillo. Ti ricordi quella trattoriaccia dove andavamo nei primi anni settanta, quando facevamo cabò al liceo, per tornare a casa all'una senza destare sospetti, là vicino al San Carlo Marx?"
"Certo che me la ricordo. Mi hai iniziato tu ad andarci, direi nel 1972 o giù di lì....Ermes, Trattoria Ermes. E' ancora al suo posto e c'è ancora Ermes, qualche capello bianco, ma è sempre lui. Ci vado spessissimo."
"Grande, allora io mi libero verso le 12.40, dove ci vediamo?"
"Al Foro Boario, davanti alle tribune, alle 13.00"
Ed ecco che anche oggi mi tocca di andare da Ermes.............che peccato.
Sarò veloce.
Arriviamo alle 13.15, fuori c'è solo uno che aspetta. Butto il naso dentro, non faccio in tempo a dire "beu", che mi arriva uno scappellotto e un "gabian, quanti siete, due, devi aspettare....cinque minuti."
Ne passano due, manco il tempo di una sigaretta per il mio amico, che, a diferenza di me, non è mai riuscito a smettere, il vizioso.
Entriamo e ci fa sedere al primo tavolo subito a sinistra.
Salto i preamboli, tanto Ermes oggi non è in forma, troppa gente che conosce poco, gli unici aficionados io, un'altro che chiama zio e il presidente.
Non c'è Aldo, degnamente e meglio sostituito dalla sua gentile signora, che dà un tocco esotico al locale. Brava, precisa e senza troppe smancerie.
Solito piattino con ciccioli e salame e boccia di Lambro, bello chiaro e fresco, direi che è "l'ultimo", come ha detto piggo.
Via la prima boccia con l'antipasto.
Dopo un po' Ermes passa ed ascolto quello che chiede al tavolo a fianco al mio, poi si rivolge a me:
"Maccheroni col regù e fagioli borlotti?"
"Vai avanti..."
"Pasta pasticciata al forno...."
"Vai avanti....."
"Quadretti in brodo coi fegatini?"
"Due"
Arrivano belli funanti e col bordo coi och!!! e la seconda boccia di Lambro.
Divini, un piatto che a casa mia non mangerò mai, mia moglie piuttosto si fa tagliare le mani.......
Dopo il primo.
Stessa storia:
"Costolette in umido?"
"Avanti"
Spezzatino con patate?"
"Avanti"
"Zampetto....."
Non termina la frase "Due"
Con gli zampetti arriva anche la salsina verde e la terza boccia.
Gli zampetti, porzioni da portuale. Belli fumanti e insipidi come deve essere, poi ognuno ci sgnacchera sopra il sale che vuole, con l'olio oppure no, anche questi a casa non li mangerò mai, piuttosto mia moglie bolle me.
Finiti anche questi, e il lambro, arriva il bensone, quattro fette e la bottiglia di grappa.
Pucciamo il bensone con la grappa, ma finiamo quasi la bottiglietta.
Due caffè, un deca e uno normale.
Grande merito alla signora "Aldo", è la prima volta che bevo un buon decaffeinato in un ristorante così: favoloso.
E' finita, usciamo un po' barcollanti ma contenti. E' stato come un salto nel tempo, sono tornato ragazzino, allora però bevevo meno vino, e, come sempre, è come se avessimo mangiato a casa.
Il solito.
5 cappelli
20 euro a cranio, abbiamo esagerato un po'.....
A-v salut magnadôr bóss, arváddres….
Imperdibile!!!
[Funghetta]
21/10/2009