Mercoledì di pioggia e vento freddo, il portocanale di cesenatico è talmente alto, a circa 30 centimetri dal bordo, da far temere la solita esondazione. ma per fortuna il vento soffia da terra e l'acqua scarica in mare tranquillamente.
Abbiamo ordinato una ventina di piadine dal piadinaro di fianco alla pescheria vecchia, e intanto dobbiamo pensare al pranzo.
Scartiamo l'"angolo divino", altri locali sono chiusi, il "San Marco" è di turno, non ci resta che la imbucarci alla Buca.
Il locale è come sempre, tavoli piccoli e troppo vicini, tovagliette di carta con stampato il menù, il prezzo ed i proclami sulla necessità di non usare limone sul fritto e sulla impossibilità di servire spaghetti allo scoglio, visto che in adriatico di scogli non ce ne sono. Ovvio che viceversa ci sono, visto tutte le inutili barriere di massi che hanno posato negli ultimi 40 anni per fermare l'erosione della spiaggia, ma questo è un altro discorso.
Accoglienti e simpatiche le cameriere, che ci ricevono sulle ore 12,30
Ordiniamo una bottiglia di minerale, uno spaghetto con peperoni dolci e saraghina, una zuppa del giorno, che sarebbero poi i monfattini in brodo di seppia, un fritto senza spine e una saraghina alla griglia.
Il menù è estremamente stringato, leggendolo trovo che hanno messo il prezzo dei vini al calice a livelli stratosferici, un calice euro 3,50!
Sui primi, buoni gli spaghetti, ma un pò troppo al dente, segno di una abile precottura e successivo raffreddamento sul piano di marmo, e normale il malfattino con seppia, anche se troppo salato. lo strano è che il tegame in coccio nel quale ci viene servito, ha il manico rotto, e casa mia quando a un tegame di coccio si rompe il manico, va a fare il sottovaso da fiori o direttamente nel rusco, a Cesenatico evidentemente no.
Per i secondi, fritto nella norma della buca, che è a detta di tutti il migliore di cesenatico, mentre le saraghine alla griglia vengono portate disposte a raggera su di un piatto enorme da pizza con tre quadretti di piadina per riempirlo. mia moglie le conta, sono in tutto 13.
Finite le saraghine e il fritto , ordiniamo un dolce in due, precisamente una mousse di cioccolato di tre colori, veramente buona, e alla fine un caffè. totale del conto euro 56,50 cioè euro 28 a testa così suddivisi.
Pane e coperto (vergognoso come sempre che lo si faccia pagare) euro3;
una minerale euro 3,
i monfattini (col manico rotto) euro 7,50
lo spaghetto euro 9,50
le saraghine alla griglia euro 13
il fritto euro 12,50
il caffè euro 1,50 e il dolce euro 6,50.
Alcune considerazioni sul prezzo e sui contenuti del pasto.
Forse Bartolini si è esaltato per la recente promozione che gli ha fatto Panorama, in ogni caso far pagare una grigliata di 13 saraghine 13 euro è assurdo, visto che le saraghine pescate in buona parte vanno a finire a fare farina di pesce, il manico rotto nella terrina segnala solo una certa sciatteria, e poi il cliente si ricorda più del manico rotto nel tegame che di quello che c'è dentro. altrettanto dicasi per il prezzo dello spaghetto: poco pesce e moltissimi peperoni, tra l'altro fuori stagione. buono il fritto, ma non viene dichiarata la provenienza del pesce, nè se sia fresco o surgelato.
Tirando le somme siamo di fronte ad un fast food della ristorazione che cerca con una certa dose di furbizia di ammantarsi di richiami ad una tradizione gastronomica che è stata viceversa abbandonata. Buono l'esperimento, ma a mio parere il prezzo è davvero troppo alto per quello che viene fornito al cliente.
Buono
[Reginalulu]
11/02/2010
Anche ammesso che le cose che hai osservato siano determinanti (ed evidentemente per te lo sono) io non sono mai per i giudizi così netti.
Siccome non penso ci andrò presto, vista la posizione, aspetto la prossima recensione per farmi un'idea.
Io, però, ci andrei un po' più soft